Per chi è un po' impaziente, un po' polemico e per chi ha voglia di divertirsi, per chi è contento quando piove, perchè si concede una lacrima per non piangere da solo per chi ha la testa dura e dei valori, per chi non si vergogna di tirarli fuori per chi è innamorato di almeno una cosa nella vita per chi come me è un po' scettico, per chi, come me, cerca ancora la sua strada e ogni tanto si domanda se sta cercando qualcosa che esiste davvero, per chi, come me, sogna che la vita sia come un viaggio, un viaggio lungo o forse corto che finirà solo con la morte.
Lunghissima o molto breve, una storia d'amore che mi ha portato a investire, oltre al mio tempo anche tanti sentimenti, emozioni, sogni..una storia d'amore caratterizzata proprio dall'abbandonarsi all'altro, amarlo, nel senso più puro e disinteressato del termine, più semplicemente, in modo completo.
Lei era per me il punto di riferimento e cosa succede quando viene a mancarmi il mio appiglio più caro a cui sono abituato a fare riferimento dal mattino alla sera? mi manca! ecco perchè nasce e cresce in me un grande desiderio, terminare il mio viaggio.
Non ho più la voglia di fare qualche passo indietro, chiedermi se è stata davvero la cosa giusta, se davvero lei, o noi stessi, non potevamo più dare niente all'altro… non lo so, perché in me regna la confusione e il pensiero è sempre lo stesso … interrompere il viaggio.
Si cade nel baratro della solitudine e ci si lega al passato , capisci così che non puoi continuare perché il mondo si è spento è tutto buio e silenzioso, uno sguardo che osserva nell'eterno infinito agognando un desiderio proibito nella sofferenza di un amore finito, con la speranza perduta di una vita non vissuta aspettando ormai con rassegnazione l'oblio eterno .
Lacrime, pensieri, non più sorrisi, non più speranze... in una sola parola emozioni…emozioni che non ti spieghi, che ti rendono instabile, che ti confondono, emozioni da cui non puoi fuggire, emozioni ti inseguono...emozioni che bruciano la pelle...la voglia di povarle di sentirle di incatenarle...la voglia di riempiriti, di sentirti vivo. Perchè sei vivo se ridi se piangi se sei cinico compassionevole freddo caloroso instabile e equilibrato...si è vivi quando si è tutte queste cose insieme...e allora che conta quello che pensi, quello che ti dicono la testa e i buoni amici...conta quello che senti perchè nelle vene non ti scorre ragione o parole...ma sangue caldo rosso e dolce come il miele!!!
E poi ??? Poi una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite ed entusiasmi,di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea.
Una donna è la storia di piccolezze, banalità, incombenze quotidiane, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di un uomo. Una donna è la storia del suo paese,della sua gente. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutrite da altre che la precedettero affinchè lei potesse nascere: una donna è la storia del suo sangue. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori, del senso della perdita, dell'esclusione e di un certo disprezzo per le situazioni indefinite. Una donna è la storia di passione. E' storia di nostalgia. Una donna è la storia di un'utopia.
Mi giro, mi guardo intorno, non vedo la luce del mio giorno, sono solo, con me stesso, disteso sul mio letto aspetto, sono triste, con freddo sguardo tolgo un altro giorno , forse l’ultimo, chissà, al mio traguardo dentro di me piango, di una solitudine, forse, senza scampo.
Sento freddo, sto male, sto ridendo, non sto ancora piangendo, ma una lacrima mi sta lentamente scendendo, lentamente, forse sto morendo, muoio di una morte infame, di una morte interiore, una vita la mia del tutto sprecata, qualcun'altro l'avrebbe certamente usata meglio.
Forse qui finisce il mio viaggio.
Lunghissima o molto breve, una storia d'amore che mi ha portato a investire, oltre al mio tempo anche tanti sentimenti, emozioni, sogni..una storia d'amore caratterizzata proprio dall'abbandonarsi all'altro, amarlo, nel senso più puro e disinteressato del termine, più semplicemente, in modo completo.
Lei era per me il punto di riferimento e cosa succede quando viene a mancarmi il mio appiglio più caro a cui sono abituato a fare riferimento dal mattino alla sera? mi manca! ecco perchè nasce e cresce in me un grande desiderio, terminare il mio viaggio.
Non ho più la voglia di fare qualche passo indietro, chiedermi se è stata davvero la cosa giusta, se davvero lei, o noi stessi, non potevamo più dare niente all'altro… non lo so, perché in me regna la confusione e il pensiero è sempre lo stesso … interrompere il viaggio.
Si cade nel baratro della solitudine e ci si lega al passato , capisci così che non puoi continuare perché il mondo si è spento è tutto buio e silenzioso, uno sguardo che osserva nell'eterno infinito agognando un desiderio proibito nella sofferenza di un amore finito, con la speranza perduta di una vita non vissuta aspettando ormai con rassegnazione l'oblio eterno .
Lacrime, pensieri, non più sorrisi, non più speranze... in una sola parola emozioni…emozioni che non ti spieghi, che ti rendono instabile, che ti confondono, emozioni da cui non puoi fuggire, emozioni ti inseguono...emozioni che bruciano la pelle...la voglia di povarle di sentirle di incatenarle...la voglia di riempiriti, di sentirti vivo. Perchè sei vivo se ridi se piangi se sei cinico compassionevole freddo caloroso instabile e equilibrato...si è vivi quando si è tutte queste cose insieme...e allora che conta quello che pensi, quello che ti dicono la testa e i buoni amici...conta quello che senti perchè nelle vene non ti scorre ragione o parole...ma sangue caldo rosso e dolce come il miele!!!
E poi ??? Poi una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite ed entusiasmi,di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea.
Una donna è la storia di piccolezze, banalità, incombenze quotidiane, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di un uomo. Una donna è la storia del suo paese,della sua gente. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutrite da altre che la precedettero affinchè lei potesse nascere: una donna è la storia del suo sangue. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori, del senso della perdita, dell'esclusione e di un certo disprezzo per le situazioni indefinite. Una donna è la storia di passione. E' storia di nostalgia. Una donna è la storia di un'utopia.
Mi giro, mi guardo intorno, non vedo la luce del mio giorno, sono solo, con me stesso, disteso sul mio letto aspetto, sono triste, con freddo sguardo tolgo un altro giorno , forse l’ultimo, chissà, al mio traguardo dentro di me piango, di una solitudine, forse, senza scampo.
Sento freddo, sto male, sto ridendo, non sto ancora piangendo, ma una lacrima mi sta lentamente scendendo, lentamente, forse sto morendo, muoio di una morte infame, di una morte interiore, una vita la mia del tutto sprecata, qualcun'altro l'avrebbe certamente usata meglio.
Forse qui finisce il mio viaggio.




















