Roma, 26 feb. (Labitalia) - Maggiore importanza del secondo livello di contrattazione e aumento in busta paga di 115 euro, da suddividere in sette rate da erogare ogni sei mesi, per tutta la durata del contratto (tre anni e quattro mesi), per un totale di sette 'ritocchi'. Sono questi punti centrali del contratto nazionale del turismo rinnovato per il prossimo triennio, e che in interessa più di un milione di lavoratori, di cui 300 mila stagionali.

"L'accordo è stato raggiunto in tempi rapidissimi - ha affermato il presidente Fipe, Lino Stoppani - prevede salari impegnativi per le imprese di ristorazione, con la possibilità di integrazione al secondo livello di contrattazione. Tutti questi elementi dovrebbero contribuire a riportare serenità in un settore ancora fortemente provato dalla crisi economica".

Altro elemento importante siglato fra le parti, secondo la Fipe, riguarda la formazione del personale non esperto, assunto con la figura dell'apprendistato che, con i nuovi accordi, potrà essere effettuata, e certificata, direttamente all'interno dell'azienda. E particolare attenzione, nel rinnovo contrattuale, è stata data, secondo l'associazione, "al settore della ristorazione collettiva, attraverso una tempistica diversa delle erogazioni salariali, in relazione al ben noto problema dei ritardati pagamenti". Fipe fornirà assistenza alle piccole imprese di ristorazione sul territorio, per quanto riguarda la contrattazione di secondo livello, e metterà a disposizione delle linee guida per questo genere di accordi integrativi.

Soddisfatta dell'accordo anche la Filcams Cgil. "Nonostante la presentazione di tre piattaforme separate - ha dichiarato il segretario nazionale della Filcams Cgil, Maurizio Scarpa - siamo riusciti ad arrivare a una sintesi unitaria. È un risultato molto importante, soprattutto per un settore, quello del turismo, attraversato da una forte crisi e storicamente frammentato. Il contratto vuole essere anche - ha aggiunto - uno stimolo a un rilancio del settore, basato sugli investimenti, e non sulla riduzione del costo del lavoro. Il fatto che sia stato rinnovano quasi alla sua scadenza naturale è un ulteriore elemento positivo".

"L'aumento salariale di 115 euro è un risultato positivo - ha affermato il segretario generale della Filcams Cgil, Franco Martini - un giusto equilibrio tra le diverse posizioni

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